L’Isola che non c’è

 

Nirvana

Nirvana

 

 

Tratto da Cubia n° 89 – Febbraio 2009

Sto cercando l’Isola Che Non C’è. dove non si sparisce né a 12 né a 31 anni, dove la difficoltà del vivere e del morire dopo 17 anni di vita vegetativa non esiste, dove non fanno passare per un “camino” milioni di persone, dove non si bruciano foreste né le piccole vite in esse contenute, dove dal cielo non piovono atomiche, dove le barche non traghettano disperati, dove…..dove il dolore e la sofferenza sono superati da eventi entusiasmanti.
Che bella isola! Io cerco questa isola, ma…..la mia ombra è con me, non mi lascia e non posso confidare su una fatina con la polvere magica, né in una tana segreta nella quale io possa nascondermi.
Poi, pensando e confidando in “Colui che c’è”, mi chiedo se io, l’Uomo, abbiamo bisogno di un’isola così. Forse no. Abbiamo ogni giorno davanti a noi infinite isole, amene e non, abbiamo però anche un grande Oceano e questo Oceano è Dio per i credenti, è la generosità della natura per altri, è il Nirvana per altri ancora, è Pachacamac o Viracocha o Manutou, è……è la forza della Vita e dell’Amore che ci ha creati tutti. Perché tutti nasciamo per amore e per amore hanno senso le nostre vite, piccole o grandi, importanti o banali, potenti o umili, giovani o vecchie e nell’Amore tutto si ricongiunge in un’assenza di tempo e di spazio.
Noi, bambini smarriti, viviamo in un’isola che c’è attendendo la gioia dell’incontro con tutti coloro che sono già un tutt’uno con la loro ombra, giocando con gli indiani e, perché no, anche con capitan Uncino, Spugna e il tremendo Coccodrillo. Ognuno ha un suo posto nell’Isola del Buon Dio.

A Jasmine ed a Monica

di Magda Gaetani

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