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Verde in cambio di palazzi, ma chi controlla?

 

Massimo Gottifredi presidente ATP

Massimo Gottifredi presidente ATP

 

 

Tratto da Cubia n° 62 – Maggio 2006

Lettera al vicesindaco Gottifredi

Caro Gottifredi, il partito che tu rappresenti ti affida incarichi di una grande rilevanza sociale: Assessore Provinciale, membro del Consiglio di Amministrazione Aeradria, Vicesindaco a Cattolica, Presidente di un ente turistico in Toscana, Presidente ATP della regione Emilia Romagna, ed altro che al momento mi sfugge.

I troppi impegni ti costringono a lasciare il posto di Vicesindaco e Assessore all’Ubanistica a Cattolica.

Prima di lasciare l’impegno che hai assunto in campagna elettorale a Cattolica, vuoi lasciare un segno tangibile facendo approvare il nuovo Piano Strutturale di Cattolica.

Seicento appartamenti nei prossimi quindici anni in cambio di aree verdi.

Dice che nel nuovo piano strutturale chi vuole costruire palazzi deve cedere all’Amministrazione aree verdi.

Gli standard urbanistici sai cosa sono?

Quello che tu dici è già previsto nelle norme urbanistiche.

Il privato che possiede aree per edificare deve cedere standard urbanistici al Comune e, nel caso di aree verdi, devono rimanere tali. Dipende dall’Ufficio Tecnico, o dalla volontà politica che ci amministra, fare sì che questo accada.

Ad esempio, l’area dove sorgerà il Centro Video Gioco Sport è un’area ceduta come standard urbanistici dalla Società IRPA S.r.l.

La Società IRPA S.r.l., per poter edificare, ha ceduto aree verdi al Comune di Cattolica, sulle quali aree il Comune fa costruire il famoso e tanto discusso Centro Video Gioco Sport.

E non è un caso isolato.

Le costruzioni vicino all’acquedotto sono state concesse con lo stesso sistema, e il terreno, in parte, rientra sempre in questo progetto.

Vuoi altri casi?

Davanti alla Colonia Ferrarese, nell’intervento della Società Graziella S.r.l., non doveva esserci un’area a verde pubblico al posto dei parcheggi ad uso privato?

Il problema reale è il mancato controllo, e le buone intenzioni rimangano tali.

In due anni del tuo assessorato ti sei distinto più in una guerra a forza di carte bollate: caso Comandante dei Vigili, caso Rifondazione Comunista, una guerra contro il Capogruppo di Alleanza Nazionale, io stesso ormai faccio una collezione di risposte standard su casi che evidenzio per il non rispetto del P.R.G. vigente.

E’ questo il segno di due anni all’assessorato all’urbanistica che vuoi lascaire?

Il nuovo Piano Strutturale deve contenere le reali necessità della cittadinanza, con un quadro reale del territorio, frutto di una gestione caratterizzata da oltre dodici anni di mancato controllo.

Il nuovo posto di lavoro sarà sicuramente meno problematico di quello che lasci, o almeno penso: ti faccio gli auguri che lo possa mantenere a lungo.

di Giorgio Pierani

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