Bardeggia vive con le sue opere

Tratto da Cubia n° 98 – Gennaio 2010

Cinque Anni Fa Moriva L’Artista Gabiccese

Il 5 Gennaio di cinque anni fa, a Gabicce Mare, dove era nato il 10 Ottobre del 1937, si spegneva Guerrino Bardeggia. Pittore, disegnatore, ceramista e scultore di grande levatura, ha creato uno stile così caratterizzante che è impossibile non associarlo immediatamente a quei dipinti intensi e profondi che rappresentano soggetti semplici come la natura e l’uomo, ma anche temi universali come quello delle Sacre Scritture.

Le opere di Bardeggia colpiscono chi le osserva, trasmettendo un turbamento che viene dalla consapevolezza della profonda riflessione interiore dalla quale sono state generate. Sollecitano quelle stesse riflessioni e portano ad interrogarsi sulle sensazioni che provocano, alla ricerca di una spiegazione per quelle inquietudini recondite che porta in superficie.

La prolifica attività dell’artista ha consentito che molte sue opere pittoriche e scultoree siano oggi presenti in pregevoli collezioni private e in considerevoli spazi pubblici, musei e pinacoteche, a destinazione civile o religiosa. Di grande impatto sono, ad esempio, le realizzazioni che rendono unica la chiesa di San Benedetto a Cattolica, vero e proprio museo a disposizione della città.

Lo scorso Settembre, presso il Convento di Montefiorentino, in provicina di Pesaro-Urbino, è stata organizzato la mostra personale “La luce dell’enigma”, che, attraverso l’esposizione di 20 opere pittoriche di Bardeggia, ha delineato la sua personale rappresentazione del senso della vita.

Nel corso del Primo Salone della Giustizia, tenutosi a Rimini dal 3 al 6 Dicembre, il comune di Montefiore Conca ha presentato 8 delle 22 opere che Bardeggia ha dipinto ispirandosi all’Inferno di Dante. In particolare, le tele esposte rappresentano le pene, anche corporali, che per il Sommo Poeta sarebbero toccate ai peccatori.

Attraverso le sue opere, Bardeggia continua a trasmettere le rappresentazioni dei temi e delle riflessioni che gli sono stati cari in vita e spinge chi le osserva, ad immergersi nella ricerca dei significati facendoli propri.

Ecco perché l’opera di Bardeggia deve essere valorizzata e perché, forse, una città come Cattolica, a cui l’artista e poeta marchigiano ha dato molto, potrebbe ricambiarlo con maggiore attenzione.

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